Cari lettori del blog,
si avvicina la notte più terrificante e mostruosa dell’anno HALLOWEEN!!
È la notte delle streghe, licantropi, vampiri, mummie, zucche ed è anche la festa dei GATTI NERI, ebbene sì, con questo blog voglio raccontarvi le leggende legate a questo animale meraviglioso che non pecca certo di maestosità ed eleganza.
In passato i gatti neri venivano considerati animali sacri.
Fin dall’Antico Egitto si credeva che il gatto nero incarnasse delle qualità divine. Secondo altri racconti popolari i gatti neri venivano utilizzati nelle stive delle navi dei pirati, essendo di colore nero si confondevano con il buio della notte, così i poveri topolini che infestavano le loro navi non avrebbero avuto via di scampo.
Quando le navi attraccavano alla terraferma i pirati scendevano per saccheggiare le città seguiti dai loro i gatti neri. La popolazione, così, quando scorgeva un gatto nero aveva il cattivo presagio dell’arrivo dei pirati e dell’imminente pericolo.
Nel Medioevo però, le credenze iniziarono a mutare in modo oscuro e tenebroso. All’epoca, quando ci si spostava ancora con le carrozze durante la notte e le strade erano completamente buie, spesso capitava che i cavalli si spaventassero di fronte alla vista degli occhi chiari dei gatti neri.
Da qui il gatto nero iniziò ad essere associato sempre di più a forze oscure e demoniache, streghe e magia nera. Si pensava che i gatti neri fossero in realtà delle streghe trasformate. E così cominciò la caccia ai gatti neri: venivano perseguitati e perfino bruciati nei roghi. Come potete vedere quindi il gatto nero è da sempre stato messo in cattiva luce ed associato alla sfortuna.
Con questo elogio di Daniele Palmieri vi saluto e vi auguro un MOSTRUOSO HALLOWEEN e se vedete un gatto nero, non scappate, fategli una carezza che sicuramente vi porterà tanta fortuna!!
ELOGIO DEL GATTO NERO
Oscuro come le ombre, fuggevole come la luce, non v’è felino maestoso come il Gatto Nero.
Il suo passo, sinuoso e silenzioso, è paragonabile soltanto a quello del Buio che s’insinua nelle strade.
Non ha paura delle Tenebre, poiché egli ne è padrone; scruta con gli occhi suoi lucenti ogni cosa che si muove,
Fugge tra i tetti, le vie e le finestre, a caccia o per diletto, è il guardiano dell’oscurità e d’ogni cosa che giace in essa.
Brillano i suoi occhi di arcana conoscenza, segreti appresi dialogando con la Notte; segreti ch’egli cela dietro il suo sguardo misterioso.
Chiunque creda, per stupida superstizione, che il Gatto Nero possa portar sfortuna, lo fa poiché non ne comprende la Saggezza Eterna.
D. P.